mercoledì 18 luglio 2012

I DATI di Goletta Verde in Basilicata




I due punti critici che dai prelievi di Goletta Verde sono risultati fortemente inquinati ricadono entrambi in provincia di Matera, nel comune di Metaponto, in località Metaponto Lido, presso la Foce del Basento e nel comune di Scanzano Jonico, in località Lido Torre, presso lo Sbocco del Canale della Bufaloria. 

Sempre in provincia di Matera è stato controllato anche lo sbocco del canale in località Torre Bollita nel Comune di Nova Siri che dai monitoraggi di Legambiente dello scorso anno risultava come inquinato ma che quest’anno ha registrato livelli di inquinamento batterico entro i limiti di legge.

È indubbio – commenta Nunzio Cirino Groccia, segreteria nazionale di Legambiente - che la Basilicata necessiti di migliorare la propria performance depurativa, che risulta essere ancora insufficiente come dimostrano ogni anno le analisi di Goletta Verde ma anche gli ultimi dati Istat (2009) relativi alla copertura depurativa. Infatti, solo il 64% della popolazione di questa regione è coperta da un adeguato sistema di depurazione contro una media nazionale del 75,9% ed anche inferiore a quella già modesta delle regioni del sud che si attesta al 69,9%. I biologi di Goletta Verde – continua Cirino Groccia – si sono recati alle foci dei fiumi proprio per sondare il corretto funzionamento della depurazione e per quanto il nostro sia un monitoraggio spot, rappresenta un campanello d’allarme che invita le istituzioni a intervenire subito. La
nostra priorità dunque è l’adeguamento delle reti fognarie ed il completamento della copertura di tutti i comuni del territorio lucano. Non parliamo solo delle località costiere ma anche dei comuni dell’entroterra che sono ugualmente interessati dall’inadeguatezza del trattamento dei reflui. Occorre che le istituzioni e gli enti preposti si impegnino immediatamente e individuino tra le priorità l’adeguamento del sistema depurativo e fognario della regione”.
Depurazione ma non solo, il territorio lucano per valorizzare le sue bellezze e peculiarità deve puntare necessariamente sulla tutela a 360 gradi delle risorse ambientali di cui dispone. Proprio per segnare un tracciato positivo in questo senso, la scorsa primavera Legambiente ha condotto una campagna di monitoraggio sui fiumi regionali, con l’intento di esaminare non solo l’inquinamento microbiologico ma anche altri inquinanti che ne compromettono l’integrità e la qualità ambientale.
Con il passaggio della Goletta Verde si è deciso di evidenziare quanto emerso dalle analisi svolte sul fiume Basento. Durante il monitoraggio, per sviscerare criticità ed ambiti di miglioramento, sono state individuate 16 stazioni ubicate dalla sorgente alla foce e sono stati esaminati i principali parametri chimico-fisici e microbiologici utili per la determinazione dell’indice LIM (Livello di inquinamento da Macrodescrittori), come previsto dalla normativa vigente. Ossigeno disciolto, Escherichia coli, Azoto, Fosforo e COD (Chemical Oxygen Demand).
Delle sedici stazioni monitorate solo una presenta valori di LIM che rientrano in classe buona, rispettando quindi l’obiettivo di qualità che la legge impone di raggiungere entro il 2015. Tutte le altre sono invece fuori da tali obiettivi e rientrano 13 in classe sufficiente e 2 addirittura in classe scarsa. Quest’ultime entrambe a valle di aree industriali, la prima nell’area di Potenza e la seconda a Pisticci, dove il campione è stato prelevato nel canale che dalla zona dell’area industriale s’immette nel fiume. I risultati evidenziano come il fiume subisce ancora oggi le gravi conseguenze derivanti dalla presenza di scarichi inquinanti, e di scarichi industriali e, a ridosso della scadenza europea per il raggiungimento del buono stato dei corsi d’acqua, la sfida di riqualificazione ambientale del Basento è ancora tutta da giocare.

Il Monitoraggio scientifico

I prelievi alla base delle nostre considerazioni, vengono eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente, l’altra anima della Goletta Verde, che viaggia via terra a bordo di un laboratorio mobile grazie al quale è possibile effettuare le analisi chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità / salinità).


I RISULTATI DELLE ANALISI DI GOLETTA VERDE DEL MARE IN BASILICATA

PROVINCIA
COMUNE
LOCALITÀ
PUNTO
DI PRELIEVO
GIUDIZIO
MT
Metaponto
Metaponto
Lido
Foce del
Basento
Fortemente inquinato
MT
Scanzano
Jonico
Lido Torre
Sbocco del
Canale della Bufaloria
Fortemente inquinato

LEGENDA
Facendo
riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di
balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo
2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO
= Enterococchi intestinali maggiori di 200 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli
maggiori di 500 UFC/100ml
FORTEMENTE
INQUINATO = Enterococchi intestinali maggiori di 400 UFC/100 ml e/o Escherichia
Coli maggiori di 1000 UFC/100 ml