mercoledì 4 marzo 2020

M'ILLUMINO DI MENO

Siamo tornati a postare sul nostro BLOG segnalandovi questo evento 


Al Museo, Venerdì, alle ore 16:00.
Partecipate!
È un’iniziativa che invita a non sprecare inutilmente l’energia ma a sostenerla attraverso la messa a dimora di alberi: un aiuto al pianeta Terra.

sabato 21 aprile 2018


Potenza, 20 Aprile 2018                                                                                           Comunicato stampa

Legambiente su divieto uso acqua potabile
nei comuni di Policoro, Nova Siri e Scanzano Jonico

Chiediamo analisi ed approfondimenti per individuare le cause e adottare tempestivamente i dovuti provvedimenti


Sono tre i comuni delle costa Jonica che in questi giorni hanno emesso ordinanze che vietano l’uso e consumo dell’acqua a scopo potabile, a seguito di un superamento dei valori di trialometani oltre i valori consentiti.Ordinanze che hanno determinato nelle popolazioni locali una comprensibile preoccupazione, anche perché riguardano la risorsa acqua, bene primario e indispensabile che va sempre tutelato.

Proprio per dare risposte certe ai cittadini dell’arco jonico, Legambiente Policoro chiede trasparenza e analisi accurate che permettano di sapere in tempi rapidi cosa ha determinato questa non conformità per poter mettere tempestivamente in atto tutti gli interventi necessari a far rientrare il fenomeno a tutelare la salute pubblica.

 “Vogliamo risposte certe sullo stato delle acque – dichiara Stella Bonavita presidente del Circolo Legambiente di Policoro- e chiediamo di capire se si tratta di un fenomeno temporaneo o di qualcosa che potrebbe ripetersi, adottando in tal caso tutti i dovuti provvedimenti atti ad evitare che ciò accada”

Legambiente promuove con diverse campagne ed iniziative l’uso dell’acqua di rubinetto perché meno costosa, più sostenibile, più rispettosa dell’ambiente e più controllata dell'acqua in bottiglia. Quanto sta accadendo in questi giorni non deve creare allarmi ingiustificati che portino a dire che l’acqua del rubinetto non è sicura. “Al contrario- dichiara Valeria Tempone direttrice di Legambiente Basilicata Onlus- dimostrano che, contrariamente a quanto avviene per le acque minerali imbottigliate, i controlli sull’ acqua che sgorga dai nostri rubinetti vengono effettuati con maggiore frequenza permettendo di far emergere anche eventuali problematicità e di adottare tutti i provvedimenti richiesti. Certamente – continua Tempone- ci auguriamo che anomalie come quelle registrate nei comuni della costa Jonica non si verifichino ancora e per questo ribadiamo l’importanza che i soggetti preposti al monitoraggio e controllo facciano quanto attiene al loro ruolo anche per ripristinare un positivo rapporto di fiducia tra il cittadino e le istituzioni attraverso una più efficace azione informativa.


giovedì 21 dicembre 2017

Progetto TAKING CARE - Fondazione con il Sud

Questo progetto TAKING CARE promosso da LEGAMBIENTE nasce con l'intento di far capire alle giovani generazioni l'importanza della cura del territorio.
 In queste immagini è possibile notare l'impegno dei ragazzi in aula e fuori dall'aula in occasione della FESTA DELL'ALBERO, dove sono state piantate 40 piante autoctone mediterranee nel giardino degradato del castello di Policoro, al fine di poter dare bellezza ad un luogo storico della città di Policoro.





lunedì 30 ottobre 2017

Risultati immagini per logo legambiente basilicata
Stella Bonavita e Filippo Mormando assolti dalla Corte di Appello di Potenza, sezione penale, per insussistenza dei fatti contestati nel 2004 quando erano dirigenti del Circolo Legambiente di Policoro
Giustizia è fatta: Stella e Filippo sono due brave persone
Erano i primi giorni di Gennaio 2004 quando arrivò come un fulmine a ciel sereno la notizia delle indagini sulla Presidente del Circolo di Policoro Stella Bonavita per la ormai nota vicenda delle gestione degli obiettori di coscienza in servizio presso il Circolo.
Erano momenti di grande “effervescenza” sulla costa ionica lucana, con la ferita ancora aperta della vicenda dell’individuazione di Terzo Cavone come sede unica del sito nazionale di smaltimento delle scorie nucleari operata dal Governo Berlusconi e respinta, a furor di popolo, dai lucani.
Stella Bonavita, il Circolo della Legambiente e la Legambiente tutta furono in prima linea in quella battaglia di civiltà e democrazia.
È in queste condizioni che la vicenda giudiziaria piomba sulla Legambiente e su Stella e Filippo, che ricordiamo travolti, provati e quasi distrutti dalla vicenda, sottoposti alla gogna mediatica e pubblica, in un clima da caccia alle streghe assurdo e che non teneva minimamente in conto né la storia personale delle persone coinvolte, né la loro ultra decennale azione nel mondo ambientalista, del volontariato e dell’associazionismo locale, riconosciuta da tutti come animata da grande impegno e grande senso civico.
Le indagini nei confronti del circolo di Policoro colpivano una realtà associativa impegnata da anni con passione e competenza sulle questioni ambientali della costa ionica.
La polemica politica è quanto di più spietato esiste e qualcuno approfittò della situazione per alimentare dubbi, per attizzare il giustizialismo di piazza che nelle nostre realtà spesso sovrasta ogni altro giudizio, dimenticandosi il dovere di correttezza e la lucidità dei giudizi che dovrebbe, comunque, caratterizzarci sempre, tutti.
La Legambiente tutta si strinse in quei giorni e nei quattordici anni successivi, intorno a Stelle e Filippo e a tutto il circolo di Policoro, nella convinzione che si sarebbe accertata l’assoluta estraneità della Presidente del circolo di Policoro ai fatti che le venivano contestati.
In questi giorni, dopo quasi quattordici anni, è arrivata l’assoluzione dalla Corte di Appello di Potenza, sezione penale, per insussistenza dei fatti contestati per Stella e Filippo, che si possono risvegliare da questo lungo incubo a testa alta.
Lo abbiamo sempre pensato: Stella e Filippo sono due brave persone che hanno agito sempre con una grandissima spinta ideale che nemmeno questa vicenda ha potuto minimamente scalfire, che in questi anni hanno continuato ad avere apprezzamenti e lodi per il loro impegno professionale e civile ed hanno continuato ad operare come legambientini per cercare di costruire una società migliore.
Quattordici anni così sono tanti e nessuno potrà loro restituire la serenità perduta ma speriamo veramente possa dar loro un piccolo sollievo l’abbraccio collettivo che anche in questa circostanza gli riserva la famiglia legambientina di Basilicata.